Il beneficio psicologico come parte del principio di beneficialità negli interventi di chirurgia estetica non ricostruttiva
Abstract
Il beneficio del paziente negli interventi di chirurgia estetica non ricostruttiva deve sempre includere non solo il benessere fisico, ma anche quello psicologico del paziente. È stato dimostrato che questo problema può essere efficacemente affrontato con il ricorso alla consulenza psicologica nei casi in cui l’équipe medica accerti l’esistenza di alterazioni psicologiche. In tali casi, per il beneficio e l’interesse del paziente, la scelta etica e medica non è quella di sottoporsi all’intervento chirurgico. Applicare il Principio di beneficialità nei pazienti estetici con rigore richiede l’uso di un trattamento psicologico per affrontare la causa del disagio o dell’insoddisfazione corporea. Se il problema può essere trattato, è sempre necessario eliminarlo come il seme che causa il danno, il complesso o il malcontento e non solo ottenere gli effetti attraverso la chirurgia. C’è stato un aumento dei casi in cui la radice del problema non è di natura fisica ma psicologica. In questi casi, l’uso del bisturi non otterrebbe benefici.
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