La contraccezione nelle fonti e nella storia islamica

  • Dariusch Atighetchi

Abstract

Il silenzio del Corano nei confronti della contraccezione viene compensato dalle parole risalenti al Profeta Muhammad le quali, in maggioranza, non proibirono il coitus interruptus. Questa: tolleranza è stata ripresa dalla tradizione islamica che ha trovato in al-Ghazali il più apprezzato formulatore dei criteri da rispettare per legittimare la pratica del coitus interruptus e, in seguito, delle moderne tecniche contraccettive. Secondo il pensiero di Ghazali il coitus interruptus è un'azione makruh, vale a dire, per le categorie della Legge islamica, un atto riprovevole, ma, nello stesso tempo, tollerato. Oggi, la gran parte dei giuristi musulmani accettano le pratiche contraccettive pur con sfumature diverse. Più differenziata appare la politica demografica degli stati Arabo-Islamici che oscillano dalla proibizione ad un accoglimento più o meno ampio delle varie tecniche anticoncezionali.

Dimensions

Altmetric

PlumX Metrics

Downloads

I dati di download non sono ancora disponibili
Pubblicato
1992-10-31
Info
Fascicolo
Sezione
Original Articles
Statistiche
  • Abstract views: 168

  • PDF: 0
Come citare
Atighetchi, D. (1992). La contraccezione nelle fonti e nella storia islamica. Medicina E Morale, 41(5), 871-888. https://doi.org/10.4081/mem.1992.1088