Inserimento della bioetica nei curricoli scolastici: i risultati dei un’indagine conoscitiva
Abstract
La riflessione sui temi di bioetica ha superato i confini della ricerca bioetica e dell’assistenza clinica, coinvolgendo sempre di più anche l’opinione pubblica. Questa, sollecitata e sconcertata dalle informazioni dei media, risponde con sentimenti controversi. Al di là, però, della notizia contingente, le problematiche bioetiche chiedono di essere affrontate con continuità e competenza e far parte di momenti di formazione anche delle nuove generazioni. Si tratta, in latri termini, di favorire una cultura bioetica o una educazione alla bioetica. Per questo anche la scuola, quale fondamentale agenzia educativa, è stata chiamata a fornire il suo contributo, attraverso il Protocollo d’intesa siglato nell’ottobre 1999 tra il Ministero della Pubblica Istruzione e il Comitato Nazionale per la Bioetica riguardo l’inserimento stabile della bioetica nelle scuole italiane.
Da queste premesse, l’Autore offre all’attenzione del lettore i risultati di una indagine conoscitiva svolta tra oltre mille insegnanti di scuole di ogni ordine e grado distribuite nel territorio nazionale, ricerca volta a rilevare le opinioni dei docenti sull’inserimento della bioetica nella scuola (motivazioni, programmi, orientamenti etici di riferimento, metodologie didattiche, ecc.).
tra gli altri risultati, l’indagine evidenzia che il 95% degli intervistati ritiene utile l’inserimento della bioetica nei curricoli scolastici a scopi formativi, mentre il 66% pensa che sia necessario indicare un orizzonte etico, orizzonte scelto in accordo con la famiglia (83%). Il 61%, infine ritiene che l’educazione alla bioetica vada fatta dagli insegnanti e che vada integrata con continuità nei curricoli scolastici.
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