Islam e aborto

  • Dariusch Atighetchi

Abstract

La Legge islamica (Shari'a) proibisce l'aborto soprattutto quando il feto ha più di centoventi giorni di vita dall'istante del concepimento, salvo nel caso in cui la madre rischi di morire. L'importanza del centoventesimo giorno deriva da un'espressione del Profeta Muharnmad raccolta da Bukhari, secondo la quale in quel momento Dio infonde l'anima nel nascituro la cui esistenza, da allora, esige una maggior protezione. Circa la liceità dell'aborto prima dei centoventi giorni, sussistono delle differenze tra le posizioni tradizionalmente assunte dalle quattro scuole giuridiche canoniche deli'Islam sunnita. Sostanzialmente restrittive appaiono le leggi che regolano attualmente l'aborto nei paesi arabo-islamici.

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Pubblicato
1993-08-31
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Come citare
Atighetchi, D. (1993). Islam e aborto. Medicina E Morale, 42(4), 711-732. https://doi.org/10.4081/mem.1993.1048