La responsabilità dei politici nella Evangelium Vitae

  • Francesco Compagnoni Decano della Facoltà di Scienze Sociali, Pontificia Università S. Tommaso, Roma, Italia.

Abstract

Lo scopo del contributo è quello di mostrare che le indicazioni dell'Enciclica sono applicabili all'interno delle società politicamente democratiche e ideologicamente pluraliste. Per far questo si analizza, seppure per sommi capi, il funzionamento delle democrazie negli Stati di diritto, e se ne evince la conclusione che non è il consenso popolare immediato, le spinte sociali dirette, che vengono trascritte nelle leggi. Inoltre, la coscienza del politico (che deve perseguire il bene comune) non può essere neutralizzata di fronte alle scelte pubbliche a proposito della vita, in quanto queste sono legittime solo se mantenute nel quadro delle leggi costituzionali e dei trattati internazionali riguardanti i diritti dell'uomo. Ancor di più: in definitiva, nessun sistema politico può evitare di essere legittimo su un pur ridotto insieme di valori, i quali sono anche riferimento alla legittimità della legislazione ordinaria. I temi della vita diventano molto controversi in politica se non è chiara la fondazione dei diritti dell'uomo e dei diritti fondamentali garantiti dalle costituzioni. E'necessario averne una, anche se non la stessa per tutti; infatti ciò che è politicamente risolutivo è l'accettazione dell'assolutezza dei diritti umani fondamentali. Tra questi c'è anche il diritto alla vita di ogni persona, prima di ogni determinazione legislativa o riconoscimento di qualsiasi organo legiferante. Per questo lo Stato di diritto moderno non può dare nessuna legittimazione giuridica all'aborto, all'eutanasia e comunque a pratiche omicide. Può forse non punire certe fattispecie, ma non può dare loro riconoscimento diretto poiché tale ambito è sottratto al suo potere: le persone e i loro diritti umani vengono logicamente prima delle strutture sociali e statali. I politici potranno però realizzare tutto questo se le persone di retto sentire, i cattolici in primo piano, agiranno nella società prima di tutto in aiuto alla vita: nascente; minacciata, in difficoltà, rifiutata. Solo con l'esempio si potrà creare una società accogliente per ogni vita, specialmente le più deboli. Allora parallelamente avremo anche misure legislative proporzionali, ottenute attraverso il metodo parlamentare democratico.

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Compagnoni, F. (1). La responsabilità dei politici nella Evangelium Vitae. Medicina E Morale, 44(4), 739-755. https://doi.org/10.4081/mem.1995.972