Brevi considerazioni etico-penalistiche sul problema dell'eutanasia
Abstract
L'Autore inizia la sua analisi evidenziando come nella società civile occidentale i principi morali e giuridici che tutelano la persona umana ruotano essenzialmente intorno a due contrapposte concezioni dell'individuo: quella utilitaristica e quella personalistica. La prima, infatti, trae radici dal pragmatismo filosofico - che concepisce la possibile strumentalizzazione della persona -, mentre la visione antropologica personalista ritiene l'essere umano sempre come fine e mai come mezzo. L'articolo, quindi, intende centrare la propria argomentazione sull'uso strumentale o meno che viene operato nei confronti della persona umana in relazione all'eutanasia, dal punto di vista penalistico. Dopo avere passato in rassegna le possibili definizioni dell'eutanasia, l'articolo ne valuta le implicazioni penalistiche ed etiche a partire dal principio dell'indisponibilità della vita umana che, secondo l'Autore, trova garanzie anzitutto in fonti normative quali la Costituzione italiana e la Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo delle Nazioni Unite. L'articolo argomenta a sostegno dell'illiceità dell'eutanasia dal punto di vista penalistico e si conclude affermando le ragioni dello stretto legame intercorrente tra etica e diritto penale. Tutto ciò al fine di attuare e garantire concretamente le esigenze reali ed i valori della persona umana.
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