Quando inizia ad esistere l’individuo umano?

  • Gianni Bozzato

Abstract

Nel saggio sono posti in rilievo i seguenti principali aspetti di ordine biologico che contrastano con le argomentazioni sostenute da N. M. Ford nel suo libro When did I begin?

1) Nel cosiddetto pre-embrione, le cellule non sono totipotenti. (Ossia, non sono in grado di esprimere la totipotenza residua nucleare e cioè produrre altrettanti pre-embrioni. Nel presente articolo l’analisi della questione riguardante la totipotenza del pre-embrione, delle sue cellule o del loro nucleo viene soltanto appena accennata). La possibilità che il pre-embrione (individuo originario) dia origine a più gemelli monozigoti c. d. “identici” non è la conseguenza della totipotenza delle cellule, ma del loro distacco fisico dal pre-embrione, oppure della loro semplice “separazione/isolamento” dal suo schema di organizzazione dell’espressione genica del DNA (schema di OEG-DNA). 2) Le cellule del pre-embrione, inoltre, sono “identiche e indiscernibili” soltanto dal punto di vista genetico (genotipico), ma non da quello biologico (fenotipico). Anche dal punto di vista biologico (v. schema di OEG-DNA) il pre-embrione non è un semplice aggregato di cellule individuali, ma è una unità integrata e cioè un sistema individuale di cellule che possiede già una sua identità biologica, dunque ontologica. 3) Durante lo sviluppo, le cosiddette fasi (o stadi) e le forme anatomiche dell’embrione sono sempre precedute e prodotte da forme temporali (schemi di processi biochimici). Pertanto, sempre dal punto di vista dell’identità biologica (e ontologica), lo zigote (o il pre-embrione), anche nel caso di successiva gemellazione, è già un individuo umano in sviluppo (in atto) molto tempo prima che “appaia” - all’osservatore - un indizio “visibile” della sua forma anatomica individuale; dunque, ancor prima della “comparsa” della stria primitiva. 4) Proprio per il fatto che l’identità biologica dell’individuo umano non corrisponde alla sua identità genetica (ovvero il genotipo non è il fenotipo), i gemelli c. d. “identici” non sono mai veramente identici tra loro; essi sono sempre diversi fin dall’inizio del loro sviluppo, il quale avviene per biforcazione (una rottura di simmetria) dello schema di OEG-DNA dell’individuo pre-embrione originario. Lo studio della conformazione delle loro membrane fetali ci consente, infatti, di dedurre e di affermare che essi sono già in formazione (in atto) molto tempo prima della comparsa della stria primitiva e, in quanto biologicamente diversi, che sono già distinti; dunque, potenzialmente discernibili.

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Pubblicato
1999-02-28
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Come citare
Bozzato, G. (1999). Quando inizia ad esistere l’individuo umano?. Medicina E Morale, 48(1), 77-93. https://doi.org/10.4081/mem.1999.811