Ma esiste il terzo sesso?

  • F. D’Onofrio
  • U. De Fanis

Abstract

La diffusione dell’omosessualità, specie in questi ultimi decenni, ha richiamato l’attenzione di molti ricercatori che hanno formulato varie ipotesi per spiegare la sua genesi.

La teoria psicoanalitica sostiene che l’omosessualità sarebbe un disturbo acquisito della pulsione sessuale.

Invece, secondo la teoria biologica, vi sarebbero meccanismi organici e genetici alla base dell’omosessualità. Infatti alcuni studi avrebbero evidenziato differenze anatomiche tra il cervello degli eterosessuali e quello degli omosessuali ed inoltre sarebbe stata evidenziata una ricorrenza familiare dell’omosessualità.

Tuttavia, l’ipotesi biologica è stata contestata da diversi studi che non solo non hanno riscontrato differenze sostanziali tra il cervello di omosessuali e quello degli eterosessuali, ma hanno anche sottolineato il fatto che i pochi soggetti esaminati erano affetti da AIDS e sottoposti a lunghi periodi di terapie ormonali. Inoltre, il mancato riscontro di sequenze geniche alterate nonché i metodi utilizzati per la ricerca di coppie di fratelli omosessuali, sono le principali contestazioni mosse all’origine genetica dell’omosessualità.

Il problema dell’omosessualità, in attesa di altre ricerche, deve ancora essere considerato come una scelta individuale di orientamento sessuale condizionato da esperienze maturate per lo più nell’ambito familiare e relazionale favorita da una cultura permissivistica e non come una scelta obbligata condizionata da variazioni anatomiche e genetiche.

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Pubblicato
1999-08-31
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Come citare
D’Onofrio, F., & De Fanis, U. (1999). Ma esiste il terzo sesso?. Medicina E Morale, 48(4), 709-719. https://doi.org/10.4081/mem.1999.796