Saviour siblings

Abstract

La creazione dei “fratelli salvatori” per ottenere sangue dal cordone ombelicale o midollo spinale per salvare un fratello malato è soggetta a pericoli morali. Il presente articolo concerne i rischi fisici e psicologici che riguardano i “fratelli salvatori” e conclude che ogni bambino dovrebbe essere accettato per il suo proprio interesse, piuttosto che essere usati come strumenti per la salvezza di un altro. L’argomentazione ruota intorno all’analisi di casi recenti accaduti in Gran Bretagna e alla decisione della Human Fertilisation and Embryology Authority (HFEA) del 21 luglio 2004 che ha permesso di sperimentare su embrioni creati con la fecondazione in vitro per aiutare le famiglie per le quali un figlio può servire come “contenitore di tessuti” per un suo fratello gravemente ammalato. È mostrato che la HFEA non ha fornito prove sufficienti per mostrare che la stessa diagnosi pre-impianto è esente da rischi per la salute a lungo termine del bambino; né ha addotto valide prove al suo argomento secondo cui la creazione di fratelli salvatori può arrecare beneficio a famiglie intere.

L’articolo inoltre mostra che un noto specialista in problemi clinici di sterilità, il Prof. Winston, si è espresso chiaramente contro la creazione di fratelli salvatori. Evidenziando uno scenario non certo incoraggiante, egli si è chiesto che cosa accadrebbe se il sangue del cordone ombelicale del fratello salvatore fallisse nel guarire il fratello malato. Dovrebbe il “salvatore” donare a quel punto il midollo spinale? E, prospettando una ancora più sinistra situazione, egli si è chiesto cosa potrebbe succedere se il rene del fratello malato non funzionasse. I suoi commenti mostrano chiaramente che un bambino che non è concepito per il suo proprio interesse rischia di essere trattato come fornitore di pezzi di ricambio.