Post human e gene editing: riflessioni su perfezione e senso del limite

  • Luca Grion | luca.grion@uniud.it Dipartimento di Studi Umanistici e del Patrimonio Culturale – DIUM, Università degli Studi di Udine, Italia.

Abstract

A partire dalle opportunità terapeutiche e potenzianti dischiuse dalle recenti tecniche di editing genetico, il saggio si interroga sul senso umano della fragilità e sul desiderio di miglioramento che, da sempre, accompagna l’esperienza umana. Al centro della riflessione, che mette in dialogo innovazione tecnologica e riflessione antropologica, vi è la nozione di limite, da alcuni considerato come un male da rimuovere e, da altri, come una condizione essenziale da accogliere. Dopo aver ricostruito i termini essenziali del dibattito, nelle sue battute conclusive il saggio suggerisce la necessità di prendere posizione tra mito della perfezione e vocazione al compimento: ci vuole umiltà per accettarsi per ciò che si è, senza lasciarsi tentare dell’idea di un’umanità perfetta e invulnerabile; ci vuole coraggio per sfidare gli ostacoli che impediscono alla persona di fiorire in pienezza.

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Pubblicato
2019-12-20
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Original Articles
Parole chiave:
limite, potenziamento umano, gene editing, Prometeo, fragilità, postumanesimo
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Come citare
Grion, L. (2019). Post human e gene editing: riflessioni su perfezione e senso del limite. Medicina E Morale, 68(4), 423-436. https://doi.org/10.4081/mem.2019.597