I Consultori e l’obiezione di coscienza sanitaria nella riorganizzazione pugliese della rete consultoriale
Abstract
Il contributo muove da una sintetica rassegna di alcuni provvedimenti emanati dall’amministrazione della Regione Puglia, provvedimenti che hanno suscitato un vivace dibattito e un’azione giudiziaria. Essi, infatti, prevedono l’esclusione dei medici obiettori di coscienza all’aborto dai Consultori familiari istituiti con la Legge 405 del 1975. In questo modo tali provvedimenti sono censurabili per violazione del principio di non discriminazione, ma anche perché svuotano i Consultori dei compiti loro assegnati in ordine alla tutela della vita nascente, consolidando un’applicazione nefasta della normativa sull’aborto, già in sé ingiusta.----------
The contribution starts from a brief overview of some measures taken by the Regione Puglia Authority, measures that have raised a lively debate and a legal action. Indeed, they allow the exclusion of doctors conscientious objector to abortion from the Family Advice bureaus established by the Law 405/1975. In this way these measures are censurable for breach of the principle of non-discrimination, and also because they deprive Advice bureaus of their duties regarding the protection of unborn life, strengthening a disastrous enforcement of the law on abortion, already unjust in itself.
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Pubblicato
2010-08-30
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Come citare
Casini, M. (2010). I Consultori e l’obiezione di coscienza sanitaria nella riorganizzazione pugliese della rete consultoriale. Medicina E Morale, 59(4). https://doi.org/10.4081/mem.2010.205
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