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Principio de legitima defensa y anticoncepcion quirurgica

Autori

L'Autore affronta nell'articolo la questione della sterilizzazione contraccettiva del minorato mentale a fini di prevenzione dello stupro e delle sue conseguenze. L'articolo distingue anzitutto tra sterilizzazione contraccettiva (SC) e sterilizzazione terapeutica (ST). Benchè simili dal punto di vista procedurale, le due tecniche chirurgiche differiscono essenzialmente dal punto di vista etico, secondo la visione personalista della persona. La SC, infatti, prevede come fine primario la distruzione o l'ostacolo (permanente o temporaneo che sia) della funzione riproduttiva, essendo perciò sempre eticamente illecita. La ST, invece, ha la precipua finalità della preservazione/restaurazione della salute dell'individuo e, come tale, si può giustificare moralmente. L'Autore ascrive alla generalizzata caduta di attenzione nei confronti della struttura antologica della scelta dell'individuo lo scivolamento verso una concezione biologista dell'atto contraccettivo, il che impedisce di ben comprendere la motivazione dell'intrinseca illiceità morale della SC. Così, la mancanza del consenso informato da parte del minorato mentale per dare il via alla procedura di SC non può certamente essere supplita da una normativa di legge. Nè il principio di totalità conclude l'Autore nè quello di legittima difesa, quindi, possono giustificare in alcun modo la sterilizzazione chirurgica sull'handicappato mentale.

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Citations

Come citare

Fernandez Sanchez, F. C. (1994). Principio de legitima defensa y anticoncepcion quirurgica. Medicina E Morale, 43(6), 1115–1142. https://doi.org/10.4081/mem.1994.1001