Individuazione genetica e gemellarità: l'obiezione dei gemelli monozigoti  

  • Philippe Caspar

Abstract

L'Autore parte dalla constatazione che molti dei dibattiti attuali sull'individuazione dell'embrione umano vertono attorno alla c.d. "obiezione dei gemelli monozigoti". Premesso che l'obiezione citata riguarda un concetto di individuo legato all'indivisibilità, per cui l'embrione non sarebbe individuo sin dal concepimento in quanto nelle primissime fasi dello sviluppo è suscettibile di divisione in due gemelli identici, l'Autore traccia anzitutto un profilo storico-filosofico della valutazione data ai gemelli ed alla loro formazione. Dopo aver esaminato anche i contributi della biologia moderna e soprattutto gli studi di Hans Driesch, che ha osservato la gemellazione nel riccio di mare, nell'ambito di una filosofia biologica che si ricollega al pensiero aristotelico, viene passata in rassegna l'enorme spinta data alla questione dalla genetica molecolare. L'Autore opera, inoltre, un'analisi critica dell'"obiezione" e riconosce come questa si fonda su una indebita applicazione della metafisica leibniziana per cui individuo significherebbe indivisibile. In realtà il concetto di individuo di riferisce ad una indivisibilità in sé che lo distingue da qualsiasi altro. L'articolo si conclude con un riferimento all'animazione dei gemelli: la divisione di una morula in due parti non significa la divisione dell'anima, per cui l'animazione del gemello non procede dal primo embrione ma ciascuno dei due è pervaso da uno spirito singolo.

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Pubblicato
1994-06-30
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Come citare
Caspar, P. (1994). Individuazione genetica e gemellarità: l’obiezione dei gemelli monozigoti  . Medicina E Morale, 43(3), 453-467. https://doi.org/10.4081/mem.1994.1014