@article{D’Agostino_2009, title={Autodeterminazione: le paranoie della modernità}, volume={58}, url={https://www.medicinaemorale.it/mem/article/view/227}, DOI={10.4081/mem.2009.227}, abstractNote={Il contributo argomenta su un concetto centrale nel lessico dell’etica, della politica e del diritto, ossia quello di autodeterminazione, per la cui comprensione, soprattutto nelle sue valenze giuridiche, è indispensabile un’antropologia. Al riguardo, vengono segnalati i rischi di ambiguità ai quali il principio di autodeterminazione sarebbe esposto, qualora si considerasse l’antropologia solo un “inutile peso teoretico”. In particolare, l’esito di tale assunto consisterebbe in quelle che Giovanni Jervis ha avuto modo di definire come le “paranoie della modernità”: si tratta di quelle contorte forme di sospetto e di iperinterpretazione che, a livello della mentalità diffusa nel nostro tempo, vengono elaborate contro le posizioni teoriche di coloro che non vogliono accettare gli schemi mentali dei laici più intransigenti. <br />----------<br /&gt; The contribution argues on a central concept in the lexicon of ethics, politics and law, i.e. self-determination, for whose understanding, above all under its legal values, an anthropology is absolutely necessary. In this respect, the risks of ambiguity to which the principle of self-determination would be exposed are pointed out, if anthropology were only considered as “useless theoretical weight”. In particular, the result of such assumption consists of what Giovanni Jervis has defined as “paranoias of modernity”: they are the twisted forms of suspect and hyperinterpretation, that are often nowadays worked out against the theoretical positions of those persons that don’t accept the mental schemes of the most intransigent laymen.}, number={6}, journal={Medicina e Morale}, author={D’Agostino, Francesco}, year={2009}, month={Dec.} }