Human Life-Span Extension. Spunti per una riflessione su medicina e invecchiamento / Human Life-Span Extension. Notes for reflecting on medicine and aging

  • Francesca Giglio | francesca.giglio@rm.unicatt.it Istituto di Bioetica e Medical Humanities, Facoltà di Medicina e chirurgia “A. Gemelli”, Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma, Italy.

Abstract

Oggetto del presente contributo è una riflessione di carattere bioetico sulla medicina anti-aging, nella particolare declinazione di quelle ricerche volte all’allungamento indefinito della vita umana (human life-span extension). L’analisi che ci proponiamo di svolgere si articola in tre parti, secondo una metodologia che prevede una prima ricognizione scientifica delle tecnologie biomediche coinvolte, un inquadramento di tipo antropologico, dal momento che tali tecnologie intendono intervenire in modo significativo sulla condizione e sull’esperienza umana dell’invecchiamento, e infine una valutazione di tipo etico che è possibili guadagnare a partire dalla discussione delle parti precedenti. I punti decisivi che richiederanno una particolare attenzione sono: - l’esame dell’interpretazione dell’invecchiamento come una condizione patologica e indesiderabile, che ne giustificherebbe il superamento per via medica; - il confronto fra la medicina volta al longevismo e il dibattito sullo human enhancement e le filosofie postumaniste; - l’approfondimento del concetto e del valore antropologico dell’immortalità terrena. Dallo studio proposto emergerà la rilevanza decisiva delle premesse antropologiche: se infatti l’invecchiamento è interpretato alla stregua di un limite patologico ne conseguirà l’obbligazione morale di rimuovere sia l’età anziana che la mortalità; se, invece, esso verrà considerato come “naturale” fase della vita della persona cui restituire valore e senso, allora il fine da realizzare sarà quello di accogliere i bisogni propri dell’età anziana, anche attraverso una medicina orientata alla conservazione della miglior qualità di vita possibile.
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The article intends to lead a bioethical reflection on anti-aging medicine, particularly on the field of research in human life-span extension. The analysis is divided into three parts, following a methodology that includes a first scientific survey of biomedical technologies involved in the topic, an anthropological overview, since these technologies intend to significantly intervene on the meaningful experience of human aging, and finally an ethical evaluation that which can be obtained from the discussion of the previous parts. Crucial points in the investigation are: - the examination of interpreting aging as a pathological and undesirable condition, which would justify medical removal of aging; - discussion on the relation between medicine aimed to longevism and debate on human enhancement and posthumanism; - the analysis of the concept and the anthropological value of “earthly immortality”. From the study proposed the decisive importance of the anthropological premises will emerge: from understanding aging as a pathological impairment it follows a moral obligation to remove both old age and mortality; if, instead, aging is considered as “natural” phase of person’s life with value and meaning, then the aim will be to welcome the needs typical of old age, through medicine oriented to the preservation of the best possible quality of life.

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Published
2016-09-21
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Invecchiamento, anti-aging, human enhancement, allungamento della vita, postumanesimo / Aging, life-span extension, posthumanism
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How to Cite
Giglio, F. (2016). Human Life-Span Extension. Spunti per una riflessione su medicina e invecchiamento / Human Life-Span Extension. Notes for reflecting on medicine and aging. Medicina E Morale, 65(1), 19-38. https://doi.org/10.4081/mem.2016.426