Bios e potere

  • Michele Lenoci | michele.lenoci@unicatt.it Facoltà di Scienze della Formazione, Università Cattolica del Sacro Cuore (UCSC), Milano, Italy.

Abstract

Il saggio esamina il rapporto tra i concetti di vita e di potere, tenendo presenti posizioni fondamentali nella storia della filosofia, con particolare attenzione ad alcuni scritti di Kelsen e Schmitt. Lo scopo è quello di mettere in luce come la forza della vita e il potere sulla vita esigano di essere integrati e completati in strutture concettuali e teoriche più ampie e più organiche, per evitare unilateralità e aporie. Risulta che una posizione meramente vitalista rischia di negare se stessa e invoca una norma, che, a sua volta, sia in grado di richiamare un ordine costitutivo, non frutto esclusivo di arbitrio, ma dotato di intrinseca intelligibilità, in modo da attuare un raccordo e una connessione tra la dimensione naturale e l’orizzonte personale, in cui la vita si eleva alla consapevolezza e alla libertà responsabile. Il richiamo all’ethos vuole, allora, comporre i livelli della vita, del potere su di essa e delle norme per regolarlo in una prospettiva complessiva, nella quale il momento soggettivo e quello oggettivo si implichino reciprocamente, in modo da evitare sia forme di imposizione estranea, percepite come eteronome, sia l’esaltazione dell’opzione arbitraria, assunta come unica regola. L’ultimo passo porta ad allargare il discorso dall’ambito umano a quello dell’intera realtà, per sottolineare come natura e persona possano essere connesse, se a fondamento ultimo sta un Logos creatore e ordinatore, un’Intelligenza creatrice, capace di rendere possibile una verità delle cose a un livello primariamente ontologico. Il percorso concettuale sviluppato cerca di delineare, in tal modo, un processo, insieme teorico e reale, in cui le possibilità della tecnica in relazione alla vita e alla vita umana non siano affidate alla mera casualità di scelte arbitrarie e di opzioni prometeiche, ma vengano collocate in un più ampio orizzonte ontologico, dotato di intrinseca intelligibilità e finalità, e quindi capace di raccordare, a un livello più alto e più profondo, natura e cultura, ordine oggettivo e progettualità personale, libertà e responsabilità.
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This paper analyses the relation between life and power, inquiring into some of the most important theories in history of philosophy, and in particular some works by Kelsen and Schmitt. Our purpose is to cast light on how the power of life and the power on life need to be encompassed and integrated in a more comprehensive conceptual and theoretical framework, in order to avoid paradoxes and unilateral positions. In fact, a simply vitalist position risks falling into a internal contradiction, denying itself. Vitalism requires rules deriving from a constitutive order that cannot be the exclusive result of will; on the contrary, it must be characterized by intrinsic intelligibility. On this perspective, natural and personal dimensions can be related to each other, and life can rise to self-consciousness and responsible freedom. The notion of ethos could reconcile the different levels of life, power on life, and the norms aimed at regulating it into a complex perspective, in which the subjective and objective dimensions depend on each other. This account can thereby avoid the risk of embracing extreme positions, characterized by external forms of imposition, perceived as heteronomous, or by the absolute exaltation of will, considered as the only rule. The last conceptual step leads to extend this viewpoint from the human sphere to the whole reality. On this view, nature and person can be related to each other on the grounds of Logos, or Intelligence, conceived as their ultimate foundation and regarded as the principle that creates and ordinates reality, showing its underlying truth at a primarily ontological level. The purpose of this conceptual system is to trace a theoretical process grounded on reality, in which the technological possibilities of intervening on life and human life are not left to arbitrary choices or promethean decisions. On the contrary, such possibilities should be considered within a broader ontological perspective defined by an intrinsic intelligibility and goal. This perspective can join together at a higher and deeper level nature and culture, objective order and personal aims, freedom and responsibility.

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2009-04-30
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Filosofia morale, filosofia del diritto, bioetica, storia della filosofia politica / Moral philosophy, philosophy of law, bioethics, history of political philosophy
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How to Cite
Lenoci, M. (2009). Bios e potere. Medicina E Morale, 58(2). https://doi.org/10.4081/mem.2009.249